We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.
/
  • Streaming + Download

    Includes high-quality download in MP3, FLAC and more. Paying supporters also get unlimited streaming via the free Bandcamp app.
    Purchasable with gift card

      name your price

     

about

credits

from Radio Thumbnail Vol​.​8 - Special Summer 2015, released July 15, 2015
The Hangovers sono una band bolognese che è nata, come spesso capita con le cose migliori, un po’ per caso e un po’ per gioco.
Victor de Jonge, cantante e chitarrista ritmico della band, è stato il cantante delle Braghe Corte, band ska-rock che ha avuto il suo maggior successo agli inizi degli anni 2000, e proviene da una famiglia olandese trapiantata a Bologna dove la musica è sempre stata ascoltata e suonata. Entrambi i suoi fratelli maggiori sono musicisti e quindi la sua vena musicale ha avuto terreno fertile nella loro casa di Via Mascarella.
Parallelamente allo ska-rock e alla musica degli anni 90, Victor ha sempre avuto un debole per la musica d’oltre Manica e in particolare per tutto quello proveniente dai Beatles. Questa sua passione, che in quegli anni veniva chiamata Britpop, era la stessa di Tristan Vancini, amico inglese del fratello di Victor, Peter e più impegnato a dipingere graffiti sui treni piuttosto che a suonare seriamente il suo basso.
Arrivato il tempo dell’università i due andarono a vivere, insieme ad altri universitari, a Milano. Victor era impegnato al Politecnico tra rendering in 3D e numerose rimpatriate a Bologna nei week end per i concerti delle sue Braghe Corte, mentre Tristan aveva tarato la sua vena vandalica dai treni bolognesi alla metropolitana meneghina. Squattrinati e non particolarmente attratti dalla movida milanese, i due amici passarono quattro anni della loro vita a suonare le loro canzoni preferite davanti ad amici dell’università tra numerosi bicchieri di vino e altrettanti spinelli. In quegli anni crearono inconsapevolmente un loro stile, tra un pezzo di Bob Dylan e uno degli Oasis maturarono e crearono le basi di quello che poi diventeranno The Hangovers.
Finita l’università Victor tornò a Bologna, mentre Tristan rimase a Milano e per un po' i due si allontanarono per poi ritrovarsi un paio di anni dopo quando, nel 2010, i ragazzi del Peacock, che allora gestivano le serate al giardinetto Pincherle dietro a Via Marconi, chiamarono al telefono Victor proponendogli di suonare un live in acustico con le Braghe Corte. Lui di risposta declinò ma propose invece di venire a suonare un paio di pezzi con un suo amico, Tristan. Pochi giorni prima del concerto un amico un po’ tamarro del fratello di Tristan di nome Filippo de Fazio si propose di accompagnarli durante il live con la sua chitarra. La serata fu un successo e arrivarono velocemente altre richieste di concerti in giro per la città. La formula era vincente: basso, due chitarre e tre voci, poca strumentazione e dove li mettevi loro suonavano facendo ballare la gente sui tavoli. Mancava solo un batterista.
Filippo, che tutti però chiamano “Face”, è stato un bimbo prodigio, ospite a otto anni da Mara Venier con il suo gruppo “Latte Rock”, ma ben presto ha iniziato a trovare più interessante ballare e scatenarsi tutte le sere in riviera piuttosto che allenarsi in garage con la sua chitarra elettrica. La musica però è qualcosa che ha sempre avuto dentro e negli anni ha sempre suonato in gruppi punk rock della città tra cui i No Thanx, band che fece da spalla anche a qualche concerto delle Braghe Corte. In questa formazione, alla batteria, suonava Michele Mantuano, uno del Mazzini cresciuto a pane, Metallica e Beatles.
“Face”, dopo il primo concerto con Victor e Tristan, chiamò immediatamente Michele e gli propose di suonare con loro nelle vesti di percussionista: gran cassa, cembalo, due bonghi e il gioco era fatto. Michele spesso si definisce più un chitarrista che un batterista, ma il ritmo che ha nel sangue e che esce durante i suoi concerti non lascia dubbi: insieme a Tristan ha creato quel “groove” inconfondibile che ogni volta che ascoltiamo un concerto degli Hangovers non riusciamo a stare fermi.
Gli Hangies - così vengono chiamati dai loro amici - hanno iniziato suonando grandi classici internazionali come Brown Eyed Girl di Van Morrison o Cocaine Blues di Johnny Cash, ma hanno anche cavalcato hit contemporanee come Ho Hey dei Lumineers o I’m Yours di Jason Mratz. Ora hanno finalmente deciso di fare il grande salto suonando un album di solo loro pezzi, alcuni in inglese e alcuni in italiano, tra cui "Qui da me", che vi proponiamo in questa compilation.

license

all rights reserved

tags

about

I Think Italy

I THINK crea relazioni per valorizzare gli artisti, la cultura e il territorio.

I Think è tante cose ma anche UFFICIO STAMPA & BOOKING.

I THINK è su: www.ithinkmagazine.it

www.facebook.com/pages/I-Think-Magazine/179831979464

www.twitter.com/ithinkmagazine

www.issuu.com/i_think_associazione_culturale
... more

contact / help

Contact I Think

Streaming and
Download help

Report this track or account

If you like I Think, you may also like: